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Re: [RiminiLUG-LTSP] DRBL (Diskless Remote Boot in Linux)



Il giorno mer, 10/11/2010 alle 16.16 +0100, Joris Rossi ha scritto: 
> In un recente thread della mailing list di edubuntu
> "Life after LTSP"
> https://lists.ubuntu.com/archives/edubuntu-users/2010-November/006504.html
> 
> ho letto di DRBL (Diskless Remote Boot in Linux)?
> http://drbl.sourceforge.net/
> 
> 
> Qualcuno lo hai mai provato o ha tempo/voglia di farlo?
> 
> 
> Joris
> 

Io non lo conosco, ma un'occhiata alla documentazione la posso dare,
senza fretta :) E magari fare qualche prova con qualche VM

Dalle note introduttive mi sembra qualcosa di mooolto simile alla
modalità fatclient (anch'essa mai testata di persona). Il tipo che cita
DRBL nella ML edubuntu mi sembra però non avere le idee troppo chiare, o
per lo meno mi sembra non tenere conto di tutte le possibili
applicazioni LTSP. Diciamo che dire che LTSP abbia i giorni contati in
favore di DRBL mi sembra un po' esagerato.

Mi riservo di dare giudizi più approfonditi dopo avere approfondito
meglio l'architettura, ma a prima vista direi che:

- I PC "client" (che di fatto client non sono più) devono essere
piuttosto carrozzati, visto che i processi girano su essi

- Devono inoltre avere una buona dotazione di RAM, visto che una buona
parte di essa dovrà essere dedicata alla creazione dei RamDisk
utilizzati per l'esecuzione di Linux "in remoto" (ovvero sugli
pseudo-client)

- Visti i due punti precedenti (se venissero confermati-ma non credo
proprio sia così, figurati se è vero... va bhe questa la capisce solo
chi ha visto Benigni l'altra sera), in una situazione come quella
dell'aula di Riccione le macchine (riciclate e ormai obsolete) forse non
avrebbero retto il carico (soprattutto per la RAM)

- Poichè ogni PC "client" ha vita propria, la gestione del sistema
diventa più flessibile ma allo stesso tempo meno centralizzata.
Banalmente, per poter accedere ai propri files da qualunque postazione,
occorre centralizzare comunque su un server le risorse (directory
condivise, impostazioni, ecc) -> In LTSP questo viene gratis, in DRBL
deve essere gestito (credo)

- Può essere una soluzione interessante in quei contesti di client
evoluti (applicazioni multimediali, accesso completo alle periferiche,
ecc.) per ridurre gli interventi sulle singole installazioni, però
ancora non vedo un'applicazione nei contesti che abbiamo finora
affrontato con LTSP.

Mi riprometto di approfondire un po' meglio la cosa e magari cercare
qualche esperienza di applicazione pratica di tale tecnologia

Ivan